Il Kungsleden, in italiano il sentiero del Re, è probabilmente il più famoso percorso di trekking della Scandinavia. In questo articolo vi voglio raccontare l’esperienza di Francesco – mio marito – lungo il Kungsleden, e condividere con voi consigli e segreti per affrontare questo trekking in Lapponia, che solo un italiano che vive in Svezia può darvi.
Questo articolo di Stoccolma con Mary sul Kungsleden è stato scritto da mio marito. Francesco, di gran lunga più avventuroso di me, ha camminato nella Lapponia svedese tra il 18 Luglio 2019 e il 22 Luglio 2019 assieme a suo padre, Fulvio. Francesco e suo padre condividono una passione incredibile per lo sport e la montagna e hanno deciso di affrontare assieme questa avventura.
Voglio ringraziare Francesco per aver scritto questo articolo.
Se siete di passaggio a Stoccolma, prima o dopo la vostra avventura nella Lapponia svedese e volete vedere Stoccolma, allora visitate la mia pagina dei tour di Stoccolma in italiano.
Per facilitare la lettura, l’articolo è diviso in due parti. Nella parte Il mio Kungsleden si parla dell’esperienza personale di mio marito, delle tappe che ha scelto di fare lungo il Kungsleden e delle sue impressioni. Nella parte Informazioni utili per godersi appieno il Kungsleden Francesco ha raccolto una serie di informazioni utili per organizzare al meglio il vostro Kungsleden. L’obiettivo è spiegare gli aspetti organizzativi più difficili e rispondere a dubbi che sicuramente tutti hanno quando si preparano per affrontare il Kungsleden.
Il sito di STF offre moltissime informazioni in svedese ed in inglese sul Kungsleden. Tuttavia, la parte in inglese è più ridotta rispetto a quella svedese. Inoltre, ci sono state alcune difficoltà a reperire informazioni su come raggiungere Abisko da Kiruna e su come da Nikkaloukta raggiungere Kiruna. Tale informazione è reperibile per lo più in svedese, per cui spero che questo articolo sia di aiuto a chi decide di affrontare il Kungsleden.
Se avete ulteriori domande o curiosità non esitate a lasciare un commento nel post o a contattare Stoccolma con Mary.
- Il mio Kungsleden
- Informazioni utili per godersi appieno il Kungsleden:
Il mio Kungsleden: il sentiero del re
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Il Kungsleden si sviluppa lungo un percorso escursionistico mozzafiato di 440 km che collega Abisko nel nord della Svezia, a pochi chilometri dal confine con la Norvegia, a Hemavan nel sud della Svezia.
Il percorso viene comunemente diviso in 5 sezioni di circa 100 km ciascuna. In questo articolo ci concentreremo sulla prima sezione, nota anche con il nome Hammarskjöldsleden.
Hammarskjöldsleden è un percorso di trekking di circa 110 km che collega Abisko a Nikkaluokta. Si sviluppa per la maggior parte lungo il tratto più a nord del Kungsleden, per staccarsi da esso negli ultimi 20 km circa. Questo tratto del Kungsleden è il più frequentato e anche il meglio organizzato.
Come ho conosciuto il Kungsleden
Come tutti gli italiani che vivono all’estero sono abituato a ricevere costanti visite dai parenti. Queste visite sono sempre un piacere, e avere come moglie una guida turistica di Stoccolma fa si che i miei parenti possano sempre fare e vedere cose nuove a Stoccolma.
All’inizio del 2019 mio padre mi ha proposto di fare qualcosa di diverso dal solito. Voleva venire “su” in Svezia e affrontare un percorso escursionistico in Lapponia. Ora, è giusto sapere che mio padre può essere considerato a tutti gli effetti un ultra-atleta: affronta un paio di maratone e super-maratone ogni anno, durante i weekend partecipa a skyrace (gare in montagna con alto dislivello) e durante l’inverno è spesso impegnato in escursioni con gli sci d’alpinismo nelle Alpi (la sua più grande passione).
Per cui quando mi ha proposto di fare una escursione in Lapponia, sapevo che non si sarebbe accontentato di una passeggiata nella tundra svedese. Una mia collega mi ha parlato del Sentiero del Re, in svedese Kungsleden, che lei aveva affrontato varie volte. Sono rimasto stupito di quanto ben indicato e ben organizzato questo percorso fosse e ho così pianificato un’escursione di circa 4 giorni, che ha portato mio padre e me a scoprire le sterminate bellezze della Lapponia svedese.
Perché percorrere il Kungsleden
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Il Kungsleden è considerato uno dei percorsi escursionistici più belli d’Europa. Lungo i suoi 440 km di estensione permette di godere panorami mozzafiato, passando da paesaggi alpini a sterminate foreste. La flora e la fauna che si vedono, sono un regalo che la natura fa agli escursionisti ogni giorno.
Se siete appassionati di trekking e di camminate in montagna il Kungsleden, e in particolare il Hammarskjöldsleden (la parte nord che io ho affrontato), è un percorso da non perdere, che vi lascerà soddisfatti.
Il mio Kungsleden: 4 giorni da Abisko a Nikkaluokta
Come già detto, né io né mio padre ci accontentiamo di passeggiate rilassanti, per cui abbiamo optato per una versione del Kungsleden abbastanza estrema. Abbiamo affrontato il percorso da Abisko a Nillaloukta di circa 110 km in tre giorni e mezzo, con la tappa più lunga di circa 36 km, la più breve di 19 km ma che doveva essere conclusa entro le 11.00 di mattina.
In realtà il percorso del Kungsleden da noi affrontato è pensato per essere concluso in 5 giorni, con tappe giornaliere che non superano i 20 km. Nelle prossime sezioni racconterò brevemente la nostra esperienza lungo il percorso di Hammarskjöldsleden.
Giorno 0: da Stoccolma ad Abisko Turiststation
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Mio padre è arrivato a Stoccolma la sera del 17 Luglio 2019. In questo articolo trovate alcuni consigli su come arrivare a Stoccolma dall’Italia e invece in questo su come raggiungere il centro di Stoccolma dagli aeroporti di Arlanda e Skavsta. Il giorno dopo, il 18 Luglio 2019 abbiamo raggiunto l’aeroporto di Arlanda a Stoccolma per prendere il volo SAS delle 12.35 per Kiruna. Kiruna è considerata una sorta di capitale della Lapponia e con i suoi 18 mila abitanti è la città più grande della Lapponia. L’economia e l’esistenza di Kiruna sono legati agli immensi giacimenti minerari su cui Kiruna sorge.
Il volo da Stoccolma a Kiruna dura solo 1 ora e 20 minuti. Arrivati all’aeroporto di Kiruna abbiamo incontrato il taxista che avevamo prenotato (leggete la sezione Come arrivare e ritornare dal Kungsleden) e in circa un ora abbiamo raggiunto la Stazione Turistica STF di Abisko (STF Abisko Turiststation).
Una volta giunti ad Abisko abbiamo fatto il check-in e abbiamo prenotato un tavolo al ristorante per la sera. Siamo passati per il fornitissimo negozio, che si trova nella stazione turistica di Abisko, e abbiamo comprato una bombala di gas butano per il nostro piccolo fornello da campo. Il negozio nella stazione turistica di Abisko è la migliore (e forse unica) possibilità per integrare la vostra attrezzatura prima di partire per il Kungsleden.
Abbiamo avuto il tempo di fare due passi nei dintorni di Abisko. Vicino alla Stazione Turistica STF vi è un canyon scavato dal fiume Abiskojakka, che offe scorci incredibili ed è un ottimo antipasto di quello che vi aspetterà lungo il Kungleden.
Abbiamo cenato nell’ottimo ristorante della Stazione Turistica di Abisko. Ovviamente i prezzi sono alti, ma avrete sempre la possibilità di cucinare nelle fornitissime cucine comuni. A luglio sopra il circolo polare artico non fa mai notte. Per cui, con il sole alto nel cielo siamo andati a dormire nella nostra stanza.
Giorno 1: da Abisko Turiststation fino a Alesjaure passando per Abiskojaure (36 km)
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Ci siamo svegliati presto per via della luce. Alle 6.00 abbiamo fatto colazione nella cucina comune, abbiamo dato un’ultima occhiata alla nostra attrezzatura e ci siamo avviati verso l’ingresso del Kungsleden.
La prima parte del sentiero segue il corso del fiume Abiskojakka e si snoda attraverso una foresta di betulle e conifere. Si attraversa un paio di volte il fiume grazie a degli spettacolari ponti di acciaio sospesi. Dopo soli pochi chilometri, ci siamo resi conto che i nostri telefoni erano senza campo: lungo il Kungsleden non c’è segnale telefonico. Per un informatico come me sono iniziati tre stupendi giorni di disintossicazione da internet.
Il sentiero è sempre visibile e ben segnalato. Dopo circa 3 ore e mezza siamo giunti nei pressi di Abiskojaure (17 km da Abisko) che coincide per molti con la prima tappa. Noi abbiamo invece proseguito lungo il Kungsleden. A questo punto si inizia a guadagnare un poco di altitudine e si può apprezzare un netto cambiamento della vegetazione: la foresta di betulle lascia velocemente il posto ad un paesaggio più brullo e fatto di piccoli arbusti.
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A questo punto abbiamo iniziato ad attraversare la maestosa valle Garddenvaggi con vista sui laghi di Alesjaure. Arrivati sulla sponda del lago Alisjavri è possibile evitare gli ultimi 10 km imbarcandosi su un piccolo battello. Il battello fa alcuni viaggi al giorno ad orari prestabiliti oppure è possibile chiamare il rifugio e vi verranno a prendere, previo il raggiungimento di un numero minimo di passeggeri. Noi abbiamo ovviamente deciso di proseguire a piedi. Questi ultimi 10 km sono un pochino più paludosi, ma una serie di passerelle di legno permettono di attraversare questa area senza problemi. Nelle vicinanze di Alesjaure abbiamo dovuto affrontare l’unico guado impegnativo della giornata.
Arrivati ad Alesjaure dopo 8 ore di cammino, siamo andati alla reception dove ci hanno sistemato in una camera (quadrupla con due letti a castello). Ci siamo goduti un po’ di riposo e abbiamo aspettato le 16.00 per andare a fare la sauna (leggete Come funzionano le baite STF). Dalla sauna è possibile raggiungere il fiume e immergerci per un gelido bagno: una esperienza da fare assolutamente!!!!
Il vantaggio di fermarsi presso le baite STF lungo il percorso del Kungsleden è che si può accedere al loro piccolo negozio. I prezzi sono circa il doppio di quelli di Stoccolma, ma dopo 37 km la possibilità di bersi una birra fresca vale 6 € (birra da soli 3.5 gradi).
Verso le 19.00, abbiamo preparato la nostra cena fatta di riso con il tonno e una monoporzione liofilizzata nella fornitissima cucina della baita STF. Una volta sistemato tutto siamo andati a goderci qualche ora di sonno nonostante il sole ancora alto.
Siamo stati davvero fortunati e durante questa prima sera abbiamo avuto una camera da quattro posti tutta per noi. Un primo giorno lungo il Kungsleden stancante, ma i paesaggi che ci sono stati offerti hanno ripagato lo sforzo.
Giorno 2: da Alesjaure fino a Sälka passando per Tjäktja (27 km)
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Ci siamo svegliati nuovamente di buona mattina. Dopo un’abbondante colazione abbiamo continuato la nostra camminata lungo il Kungsleden. Il secondo giorno è iniziato con una lunga camminata lungo lago, spesso su passerelle di legno per superare zone paludose. Dopo circa 5 km il sentiero inizia a diventare più ripido e si inizia ad affrontare l’unico vero passo del Kungleden: lo Tjäktjapass.
Si tratta di un dislivello di soli 200 metri, ma quanto basta per trovare la neve a luglio. Eravamo preparati a questa evenienza ed avevamo con noi le ghette che però non ci sono servite. A metà della salita per il Tjäktjapass, si incontra il rifugio STF di Tjäktja. Questo è il più piccolo dei rifugi lungo Hammarskjöldsleden e data la sua vicinanza a Alesjaure (13.5 km) e a Sälka (13 km), molti decidono di non fermarsi qui. Inoltre, nel caso abbiate la tenda, sia verso Alesjaure che verso Sälka vi sono alcuni splendidi posti per accamparsi.
Siamo arrivati a Sälka verso le 15.00, giusto in tempo per evitare un violento temporale (il meteo può cambiare in modo molto repentino a queste latitudini). Tuttavia, dopo il temporale ci siamo potuti godere un magnifico arcobaleno che sembrava dipinto con un pennello in cielo.
Anche a Sälka stessa routine della sera prima: riposo, sauna, birra e cena. Questa volta abbiamo allietato la nostra serata con una partita a briscola. A Sälka siamo stati meno fortunati e abbiamo condiviso la camera con altre 4 persone, che come noi camminavano lungo il Kungsleden. Come potrete immaginare gli odori e i suoni in una camerata del genere non sono i più concilianti, ma credetemi, dopo due giorni di cammino dormireste anche su una roccia.
Giorno 3: da Sälka fino a Kebnekaise Turiststation passando per Singi (26 km)
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A causa della mancanza totale di ossigeno nella nostra camera, mio padre ed io eravamo svegli già alle 5.00 del mattino (vedi la foto qui sopra). Ci siamo preparati la colazione e messi in marcia alle 6:30. Una cosa davvero particolare del camminare in Lapponia in estate è la presenza costante del sole ad ogni ora del giorno e della notte. Si ha la tendenza a perdere il senso della routine giornaliera e si iniziano a fare le cose in base alle proprie esigenze, e non in base ad un orario: vuoi camminare? Che differenza fa se sono le 6.30 o le 9.30, tanto il sole è sempre alto.
Il sentiero e il paesaggio sono sempre simili anche se non vi stancherete facilmente dei panorami immensi di fronte a voi. Il percorso fino a Singi è in leggera discesa e vi sono molte passerelle anche qui. Arrivati a Singi dopo circa 12 km abbiamo abbandonato il percorso ufficiale del Kungsleden (che prosegue verso Singistugorna) e abbiamo seguito le indicazioni per Kebnekaise, che è la montagna più alta di Svezia, lungo il tratto chiamato Hammarskjöldsleden. Il traguardo giornaliero era di arrivare ai piedi del Kebnekaise, dove si trova la Stazione Turistica STF del Kebnekaise.
Quando mancavano 5 km all’arrivo alla Stazione Turistica, siamo usciti da una stretta e rocciosa valle glaciale e abbiamo svoltato in una valle più ampia. A quel punto i nostri cellulari hanno ripreso vita, dandoci un segnale evidente che la nostra avventura stava per concludersi. La Stazione Turistica STF del Kebnekaise, come l’analoga Stazione Turistica di Abisko, è composta da una serie di edifici con tutti i comfort che una persona può chiedere.
Mio padre ed io ci siamo concessi una doccia calda appena arrivati seguita da una lunga e rilassante sauna. Ci siamo poi rifocillati al ristorante della Stazione Turistica, che offre un interessante menù (quella sera abbiamo assaggiato la renna). Anche qui i prezzi sono abbastanza alti, ma non bisogna dimenticare che tutto viene trasportato in elicottero.
Stanchi dai tre giorni precedenti, e consci del fatto che il giorno dopo ci aspettavano ancora 20 km siamo andati a dormire presto.
Giorno 4: da Kebnekaise Turiststation fino a Nikkaloukta (19 km)
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Come spiegherò nella sezioni successive, avevamo la necessità di prendere il bus che da Nikkaloukta arriva a Kiruna alle 12.00. Ci siamo quindi messi in marcia alle 6.00 di mattina e siamo arrivati alle 10.10 a Nikkaloukta. Anche qui si può accorciare la strada con un passaggio in nave, che però noi non abbiamo usato. Si risparmiano circa 7 km.
Dalla stazione STF del Kebnekaise si scende verso Nikkaloukta, e al contrario di quanto accaduto nella prima tappa, la bassa vegetazione ha lasciato rapidamente il posto ad una fitta foresta di conifere e betulle.
Devo dire che questo è stato il tratto meno divertente, vuoi perché è per lo più nel bosco, vuoi perché avevo le vesciche nei piedi che hanno reso questi ultimi 19 km davvero poco piacevoli. Tuttavia, ogni volta che mi sono voltato ho potuto ammirare la cima innevata del Kebnekaise, e mi sono pentito amaramente di non aver riservato un giorno in più per effettuare la salita sulla montagna più alta di Svezia.
Arrivati a Nikkaloukta abbiamo pagato circa 5 € a persona per poterci fare la doccia presso il bagno del campeggio. Siccome ci aspettava un viaggio in treno di 17 ore è stato davvero bello potersi lavare e cambiarsi.
Alle 12.00 circa siamo saliti sul Nikkaluoktaexpressen che ci ha portato di nuovo fino a Kiruna. Abbiamo lasciato i nostri zaini in stazione (non vi sono armadietti, ma ci siamo chiesti: qualcuno vuole veramente rubare due zaini pieni di vestiti sporchi e sudati?) e siamo andati in giro per Kiruna. A Kiruna abbiamo pranzato in una tipica pizzeria lappone e fatto degli acquisti per il lungo viaggio in treno.
Alle 18.30 siamo saliti sul treno notturno che ci ha portato in circa 17 ore a Stoccolma.
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Informazioni utili per godersi appieno il Kungsleden
In questa sezione ho raccolto una serie di informazioni che ho dovuto reperire mentre preparavo la mia escursione verso il Kungsleden. La maggior parte delle informazioni si possono trovare sul sito del STF. Le informazioni sono in svedese o in inglese, ma quelle in svedese sono di gran lunga più complete.
Il sito del STF non da molte informazioni su come raggiungere Abisko e Nikkaluokta, e devo dire che questo è stata la parte più complessa e costosa da organizzare. Spero che le sezioni che seguono possano essere di aiuto, a chi come me deciderà di affrontare il Kungsleden, il Sentiero del Re.
Da Abisko verso Nikkaluokta oppure da Nikkaluokta verso Abisko?
Il percorso del Hammarskjöldsleden è circolare per cui non vi è molta differenza nel farlo in una direzione o nell’altra, tuttavia la maggior parte delle persone seguono la direzione scelta da mio padre e me: da Abisko verso Nokkaluokta. Vi sono diversi motivi:
- Potrete decidere di affrontare la salita al Kebnekaise alla fine della vostra escursione, magari aspettando per un giorno o due una giornata di bel tempo.
- L’ultimo giorno avrete la possibilità di camminare in discesa gli ultimi 19 kilometri da Kebnekaise Turiststation fino a Nikkaloukta invece di doverli affrontare il primo giorno in salita.
- È più semplice raggiungere Abisko rispetto a Nikkaloukta.
- Ad Abisko si trova il punto di ingresso ufficiale del Kungsleden, per cui è bello partire da lì.
Come arrivare e ritornare dal Kungsleden
Una volta giunti a Stoccolma, vi sono due maniere principali per raggiungere il Kungsleden e lo stesso vale per il viaggio di ritorno: areo e treno.
Come arrivare/tornare al Kungsleden in aereo
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Sia SAS che Norwegian hanno voli giornalieri da e per Kiruna, la principale città della Lapponia svedese. Ricordatevi che non è possibile imbarcare nemmeno in stiva le bombole di butano per le vostre cucine da campo. Dall’aeroporto di Kiruna (che ricorda più una stazione degli autobus che un vero e proprio aeroporto) ci sono diversi modi per raggiungere Abisko e Nikkaloukta:
- L’autobus aeroportuale (horvalls) parte dall’aeroporto di Kiruna in corrispondenza dell’atterraggio dei voli. Questo autobus vi può portare al centro di Kiruna, dove magari potrete soggiornare la prima sera in uno dei tanti alberghi, oppure alla stazione dei treni per raggiungere Abisko (un solo treno al giorno, per orari consultare il sito di SJ).
- Autobus linea 91 Norrbottens Länstrafik per raggiungere direttamente Abisko dall’aeroporto di Kiruna. Parte due volte al giorno, e vi porta in circa un’ora e quindici minuti alla Stazione Turistica di Abisko.
- Taxi Kiruna (http://taxikiruna.se/) permette di prenotare un transfer dall’aeroporto di Kiruna alla Stazione Turistica di Abisko. Il costo della corsa è di circa 2000 SEK (circa 200 €).
- L’autobus Nikkaluokta-expressen collega Nikkaluokta a Kiruna e ha come partenza o capolinea l’aeroporto di Kiruna. Parte ed arriva due volte al giorno.
Come arrivare/tornare al Kungsleden in treno
Per arrivare a Kiruna oppure ad Abisko in treno, dovete prenotarlo tramite il sito della SJ. Il treno notturno parte dalla Stazione Centrale di Stoccolma e in circa 17 ore vi porta alla stazione di Abisko Turiststation, che si trova proprio di fronte alla Stazione Turistica STF. I prezzi variano molto a seconda che vogliate una cuccetta oppure vi accontentiate di un posto a sedere.
Il mio consiglio è di prenotare per tempo il treno visto che in alta stagione è il mezzo più popolare per raggiungere la Lapponia svedese. Il treno arriva ad Abisko per le 11.00 di mattina, per cui è possibile mettersi in marcia subito dopo essere arrivati. Considerate però che la baita STF più vicina si trova a 17 km di cammino e quella parte di percorso è parte del parco nazionale di Abisko, per cui è uno dei pochissimi luoghi in cui non ci si può accampare.
Come ho raggiunto il Kungsleden e come sono tornato a Stoccolma
Personalmente, ho scelto di volare fino a Kiruna e di tornare a Stoccolma in treno. Il problema più grosso da risolvere è stato il fatto che i pochi autobus e i pochi aerei che partono ed arrivano dall’aeroporto di Kiruna sono poco sincronizzati. Abbiamo quindi optato per prenotare un taxi che ci ha portato alla Stazione Turistica di Abisko Turiststation. Questa era l’unica opzione che ci permetteva di arrivare nel primo pomeriggio ad Abisko per poter riposare e essere in grado di partire presto il mattino dopo. Se sceglierete di dormire a Kiruna, non sarà possibile iniziare il vostro Kungsleden prima delle 12.00 di mattina del giorno dopo.
Per il ritorno abbiamo preso l’autobus Nikkaluokta-expressen alle 12.00 e siamo arrivati verso le 13.00 alla stazione centrale di Kiruna. Abbiamo comprato i biglietti on-line una volta arrivati a Nikkaluokta. Nonostante ci fosse posto per tutti, la priorità viene comunque data a chi già possiede un biglietto.
Siccome il treno partiva alle 18.30, abbiamo avuto il tempo di andare in centro e mangiare qualcosa. Fate attenzione, la stazione dei treni di Kiruna dista qualche kilometro dal centro di Kiruna, ma dopo aver camminato 110 km non credo che qualche chilometro in più vi scoraggerà. Vi è un altro Nikkaluokta-expressen che parte nel pomeriggio e arriva a Kiruna qualche minuto prima dell’arrivo del treno per Stoccolma. Con mia sorpresa questo autobus era stracolmo di persone, ma personalmente ho preferito arrivare a Kiruna con largo anticipo, anche per poter comprare qualcosa da mangiare per il viaggio in treno (alla stazione dei treni di Kiruna non c’è nulla).
Quando andare: il periodo migliore per percorrere il Kungsleden
Il Kungsleden è ufficialmente aperto per la stagione estiva da metà giugno a metà settembre. In questo periodo tutte le baite e le stazioni turistiche gestite da STF sono aperte. In pochi affrontano il Kungsleden al di fuori di questo periodo, visto che nella parte nord (il percorso Hammarskjöldsleden) la neve è presente almeno fino a maggio e inizia a cadere a fine settembre. Inoltre, il fatto che le baite STF sono chiuse significa che non avrete la possibilità di potervi asciugare o cucinare al caldo.
Il Kungsleden è anche ufficialmente aperto nella stagione invernale, da fine febbraio al primo di maggio. In questo periodo vi è molta neve sul percorso e bisogna usare gli sci da alpinismo. Vengono organizzate escursioni di gruppo da STF. Presumo che date le temperature estremamente basse, sia necessaria una organizzazione ed una attrezzatura perfetta per evitare imprevisti.
Per quanto riguarda la stagione estiva, a giugno non vi è ancora molta gente sul percorso ma è probabile che ci sia molta acqua e ci sia la necessità di guadare numerosi corsi di fiumi. È molto probabile che ci sia ancora molta neve sullo Tjäktjapass (ghette raccomandate).
Luglio ed agosto sono i mesi migliori, ma anche i più popolari. Solitamente non ci sono problemi per l’acqua lungo il percorso, e in questi due mesi avrete le maggiori probabilità di non avere pioggia. Di contro, il Kungsleden è parecchio affollato, almeno per gli standard lapponi.
Settembre è considerato un ottimo compromesso per avere ancora bel tempo e poche persone lungo il percorso. Tuttavia, le temperature possono iniziare a essere rigide e non vi godrete il magnifico sole di mezzanotte e potrebbe anche nevicare.
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Le temperature durante i mesi di giugno e agosto variano da pochi gradi al mattino a quasi 20 gradi nelle giornate di sole. Mio padre ed io siamo stati fortunatissimi, abbiamo avuto 4 giorni di bel tempo e temperature che durante il giorno hanno quasi sempre sfiorato i 20 gradi. Abbiamo camminato la maggior parte del tempo in maniche corte.
Come funzionano le baite STF
Lungo il Kungsleden ci sono tre tipi di alloggi STF:
- Stazioni montane in svedese fjällstation: sono strutture medio-grandi, simili a hotel o ostelli, con tutti i comfort. Solitamente hanno un negozio ben fornito sia di generi alimentari che di attrezzatura per la montagna. Ci sono molte opzioni per dormire, dalle camerate al campeggio, a seconda del vostro spirito di adattamento e del vostro budget. Le procedure di check-in e check-out sono le stesse di un albergo.
- Baite o “hut”, in svedese fjällstuga: queste sono il corrispondente delle nostre baite montane. Sono solitamente suddivise in edifici in legno adiacenti, hanno camerate comuni dalle 4 alle 12 persone e cucine comuni dotate di gas. Nelle vicinanze ci sono servizi igienici. Solitamente non c’è acqua corrente, gli ospiti sono responsabili di andare a prenderla nel corso d’acqua che passa lì vicino. Molte delle baite sono dotate di sauna. Molti di questi rifugi hanno un piccolo negozio dove si possono acquistare diversi tipi di bevande e provviste. Quando si arriva bisogna cercare la baita dei custodi, per registrarsi ed eventualmente pagare. In alta stagione è raccomandato prenotare on-line (si risparmiano 50 SEK).
- Ripari o “Shelter“: questi sono dei ripari, dei rifugi minimali. Sono dislocati lungo il percorso del Kungsleden e sono pensati per fungere da riparo nel caso che qualche escursionista si trovi in difficoltà.
Per prenotare le baite e le stazioni montane di STF seguite questo link al sito STF. Nelle baite montane e negli spazi comuni delle stazioni, vige la regola che ognuno deve lasciare il luogo così come lo ha trovato. Vi è davvero un grande rispetto e attenzione da parte degli svedesi a preservare e mantenere questo pezzo di terra il più incontaminato possibile.
Le saune nella baite STF lungo il Kungsleden
Una delle cose più belle delle baite è la sauna a legna. Dopo una lunga giornata passata a camminare non vi è nulla di meglio di farsi una sauna. Nelle baite lungo il Kungsleden le saune hanno anche uno scopo igienico: esse sono infatti la quasi unica maniera che avrete per lavarvi con acqua calda. In queste saune a legna vi è una stanza con dentro due grandi bidoni di acqua: una gelida proveniente dal fiume, una calda (praticamente bollente) riscaldata grazie al fuoco acceso nella sauna. Prima di fare la sauna gli ospiti accedono a questa stanza e miscelando l’acqua calda a quella fredda, hanno la possibilità di godersi un bagno caldo.
Non tutte la baite hanno la sauna, informatevi sul sito del STF. Tutte le baite in cui mi sono fermato io erano dotate di sauna.
Informatevi attraverso il sito del STF sul tipo di negozio presente nelle varie baite in modo da poter meglio organizzare i vostri acquisti. I costi degli articoli in questi negozi sono ovviamente elevati, visto che tutto deve essere portato con gli elicotteri. Il prezzo della merce venduta è all’incirca il doppio rispetto a Stoccolma, il che significa circa due volte e mezzo il prezzo che troverete sugli scaffali italiani.
È necessario essere membri di STF e avere la STF-card?
STF è una delle organizzazioni non-profit più grandi di Svezia. Lo scopo di STF è di rendere la natura svedese accessibile a tutti. STF gestisce più di 270 strutture, suddivise tra baite, stazioni turistiche e hotel (alcuni anche a Stoccolma e nel suo arcipelago).
Per quanto riguarda il Kungsleden i membri STF hanno uno sconto di 100 SEK a notte sia sul posto letto in baita che sul posto tenda (nel caso vi accampiate nelle vicinanze di una baita STF). Inoltre, i membri di SFT hanno uno sconto sull’accesso e utilizzo degli spazi comuni delle baite STF (saune e cucine) rispetto a chi non è membro.
Per esempio, se siete una famiglia, potete optare per la sottoscrizione familiare, che costa 550 SEK (due adulti e tutti i giovani che vivono allo stesso indirizzo) più 140 SEK per la spedizione delle tessere, per un totale di 690 SEK (poco meno di 70€). Per cui se il vostro piano è di trascorre 3 notti nei rifugi STF, i soli adulti avranno uno sconto totale di 600 SEK, di fatto ripagandosi del tutto l’iscrizione.
Per maggiori informazioni su costi e modalità di iscrizione visitate la pagina di STF per diventare membri. Fatevi due conti in tasca, ma credo che la tessera STF sia quasi sempre conveniente, a meno che non si pianifichi di non usare mai le strutture STF.
Le baite e i posti tenda non sono molto economici. Nel 2019 un posto letto (incluso l’uso della sauna) costava 500 SEK per i membri, mentre il posto tenda costava 200 SEK sempre per i membri STF. Tuttavia, dovete considerare che tutto quanto viene trasportato con elicotteri e per ogni baita STF ci sono almeno 4 impiegati o custodi, che vivono isolati per tutto il periodo estivo.
Dove pernottare durante il Kungsleden: tenda o baite STF?
Sinora ho parlato molto delle baite STF, ma moltissimi escursionisti scelgono invece la tenda. In Svezia vi è una legge (allemansrätten, ovvero “diritto di pubblico accesso”) che permette di accamparsi più o meno ovunque, per cui fatta eccezione per alcuni parchi nazionali (la parte iniziale del Kungsleden partendo da Abisko), avrete la possibilità di piantare la vostra tenda ovunque.
Durante la mia camminata ho notato che la maggior parte degli escursionisti campeggiavano nelle vicinanze delle baite STF, in modo da poter sfruttare la cucina, la sauna e magari il negozio. Vi ricordo, che i membri STF possono accedere a tutte queste cose gratis e pagare un prezzo ridotto per piantare la tenda vicino alle baite STF.
Mio padre ed io abbiamo scelto di dormire sempre nei rifugi STF, in modo da non avere la tenda e viaggiare leggeri. Tuttavia, devo dire che dopo aver condiviso la camera di Sälka con altre 6 persone mi sono ricreduto e avrei preferito dormire in tenda.
Direi che sta al vostro spirito di avventura e adattamento scegliere se dormire sempre nelle baite o dormire in tenda. La tenda ha il grande vantaggio di darvi molta flessibilità, appunto perché potrete fermarvi dove volete senza dovere a tutti i costi arrivare in una delle baite STF. Se non avete fretta, il mio consiglio è di provare l’emozione di dormire nel silenzio della Lapponia svedese sotto un cielo che difficilmente potrete vedere altrove.
Attrezzatura
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Il tempo lungo il Kungsleden può cambiare davvero rapidamente. Durante il secondo giorno di cammino verso le 15.00, il sole ha lasciato rapidamente spazio a delle nuvole minacciose e in pochi minuti ha iniziato a piovere tantissimo. In meno di un’ora aveva già smesso ed era tornato il sereno. I poveri malcapitati che erano ancora in cammino sono arrivati al rifugio completamente fradici.
È necessario essere muniti di un equipaggiamento totalmente impermeabile ma traspirante (tipo goretex). Io avevo con me una giaccia impermeabile e un copri pantalone antipioggia. Oltre ad uno strato impermeabile, è bene avere un piccolo piumino (al mattino le temperature possono essere poco sopra lo 0) e un numero di felpe, maniche corte e calzini adatti ai giorni che prevedete di passare in cammino. È bene mettere tutti gli indumenti in sacchetti di plastica sigillati, anche in modo da poterli tirare fuori dallo zaino più facilmente.
Particolare attenzione va rivolta alle calzature. Il percorso del Kungsleden non è particolarmente impegnativo, la maggior parte delle persone, incluso io, camminano con scarpe da trekking in goretex. Mio padre ha optato per un paio di scarpe più basse e flessibili sempre in goretex. La differenza di fondo è stata che per me è stato più facile affrontare i frequenti ma bassi guadi che abbiamo incontrato, ma i piedi di mio padre erano molto più riposati dei miei alla fine dei 4 giorni di cammino.
Entrambi avevamo con noi un paio di scarpe di ricambio nel caso ci fossimo bagnati, in questo caso entrambi abbiamo optato per delle scarpe da “trail running” sempre in goretex.
Se dormite nelle baite STF, in teoria, il sacco a pelo non serve perché troverete un cuscino e un piumino nel posto letto. Tuttavia, è bene sapere che cuscini e coperte non vengono lavati dopo ogni utilizzo, per cui potrebbero non essere nelle migliori condizioni. Il consiglio, è di avere con sè un piccolo sacco a pelo estivo e un sacco letto.
Probabilmente il pezzo di attrezzatura più importante è lo zaino. Anche viaggiando relativamente scarichi come abbiamo fatto mio padre ed io, alla partenza i nostri zaini pesavano 18 kg circa. Per entrambi, era la prima escursione “zaino in spalla” lunga diversi giorni ed entrambi abbiamo patito per gli zaini non adatti allo scopo. Il mio consiglio è: non risparmiate sullo zaino. Uno zaino di alta qualità vi permetterà di godervi meglio il Kungsleden e vi eviterà dolori alle spalle.
Lungo il Kungslden l’acqua non è mai un problema. Sarete perennemente circondati da acqua, per cui dovete avere con voi solo una borraccia da riempire ogni volta che volete. Mio padre ha optato per una camel-bag, ma la mia semplice borraccia si è rivelata più pratica e maneggevole.
Per quanto riguarda le provviste alimentari noi abbiamo optato per un mix di barrette energetiche, scatolette (tonno e simmenthal), riso e pasti pronti liofilizzati.
Per cena abbiamo cucinato solo due volte (la seconda e la terza notte), mentre le altre due notti (la prima e la quarta), abbiamo cenato nel ristorante della stazione montana. Avevamo con noi circa 300 grammi di riso che abbiamo cucinato in due occasioni e condito con tonno in scatola.
Per pranzo ci siamo fermati a preparaci un te caldo con il nostro piccolo fornello da campo (un accessorio che raccomando di avere) e abbiamo mangiato le Simmental e alcune barrette.
Come colazione abbiamo optato per caffè liofilizzato, cioccolata e qualche uovo sodo che mi ero portato già cotto da Stoccolma. Nei negozi delle baite STF abbiamo comprato qualche extra, come barrette di cioccolata e il caffè solubile da bere al mattino (avevo dimenticato di portarlo con me).
Avevo con me anche due pasti liofilizzati della drytech Real TURMAT. Si tratta di buste contenenti cibo liofilizzato, dovete solo aprirle, versarci all’interno acqua calda, mescolare e richiuderle. Dopo solo 8 minuti potete aprirle e gustarvi un piatto caldo. Non nascondo il mio scetticismo iniziale, ma devo ammettere che tutte e due le buste erano davvero buone e il rapporto peso calorie è eccellente (137 grammi per circa 500 kcal).
Un accessorio fondamentale da avere con sé è il repellente per moscerini e zanzare. Vi consiglio di comprarlo in Svezia, visto che ci sono prodotti pensati appositamente per le voracissime zanzare lapponi. Abbiamo incontrato molte persone che camminavano con dei cappelli zanzariera, anche se noi non abbiamo mai avuto la necessità di averli. Da quanto ho potuto leggere, nella Lapponia svedese possono esserci vere e proprie “esplosioni” di zanzare altamente localizzate.
Uno dei principali problemi del giorno d’oggi è l’impossibilità di ricaricare i propri apparecchi elettronici. Nelle baite lungo il percorso del Kungsleden non vi è elettricità. Quindi è necessario avere con sé una power-bank in modo da poter ricaricare i vostri cellulari ed orologi. Se volete avere un’idea di quello che ho usato, potete cliccare i link che vi ho lasciato e dare un’occhiata su Amazon.
Mappe e guide per il Kungsleden
Il Kungsleden e in particolar modo Hammarskjöldsleden è molto ben segnalato. Non c’è bisogno di alcuna mappa per orientarsi lungo il cammino. Se avete in mente di fare delle escursioni giornaliere, è invece meglio avere una mappa e magari chiedere qualche informazione al personale che lavora nelle baite STF (sono quasi tutte guide).
Le mappe possono essere comprate nei negozi delle stazioni turistiche come Abisko e Kebnekaise ma ovviamente il loro costo è maggiorato. Se volete risparmiare potete comprare la vostra cartina attraverso il sito di CALAZO una specie di TABACCO svedese. Consiglio inoltre di acquistare la guida della Calazo sul Kungsleden, una delle poche scritte in inglese.
La cartina che meglio descrive il sentiero Hammarskjöldsleden è Kebnekaise-Abisko-och-Riksgransen. Tuttavia, poco prima di partire per il Kungsleden ho scoperto una app “Swedish Mountain Maps” (disponibile per tutti i cellulari) che permette di scaricare le mappe sul cellulare gratuitamente ed ha tutte le indicazioni della mappa ufficiale della CALAZO. In più, siccome è sul cellulare, avrete anche la possibilità di avere il GPS e capire in un attimo dove vi trovate.
Comunicazione lungo il percorso
Forse la cosa più bella di tutto il percorso Hammarskjöldsleden: non vi è alcun segnale telefonico. Nelle baite STF i custodi hanno un telefono satellitare, che in caso di necessità può essere usato dagli ospiti a pagamento (ignoro i costi).
Se avete ulteriori domande o curiosità non esitate a lasciare un commento nel post o a contattare Stoccolma con Mary.
magnifico e molto competenti,ci ritorno
Ciao Mary e grazie per il tuo preziosissimo articolo sul Kungsleden. A settembre noi di Nessun luogo è lontano (siamo due amici Derio e Federico) affronteremo la stessa tratta di tuo marito solo che la faremo al contrario e cercando di salire anche in vetta al Kebnekaise. abbiamo letto con attenzione tutto l’articolo ma l’unico dubbio che ci resta è quello relativo alla ricarica delle apparecchiature elettroniche. Mi sembra di capire che nelle baite non ci sia corrente elettrica quindi in quel caso come si fa? Batterie a gogò e più di un power bank? Grazie ancora per l’articolo e complimenti per il tuo blog
Ciao Federico e Dario! Vedrete il Kungsleden è magnifico!
Nelle baite non c’è corrente elettrica, perciò dovete portarvi delle power bank. Nell’articolo ne consiglio una, puoi cliccare sul link per farti un’idea del prodotto che dovreste avere.
Ti ringrazio molto per i complimenti e spero di vedervi a Stoccolma un giorno 🙂